sabato 6 ottobre 2012

Intervista a Cristina Parente


Abbiamo oggi con noi la poetessa Cristina Parente.
Benvenuta, Cristina!

Cristina Parente
Nel tuo lungo percorso artistico hai preso parte a molte antologie con le tue opere e hai vinto anche parecchi concorsi. Ci vuoi raccontare le emozioni che esprimi in versi, nelle tue poesie?

Le mie poesie nascono all’improvviso come delle istantanee, quindi la mia scrittura è spontanea e veloce. Catturo le mie emozioni nel momento in cui le sento vive dentro me, quando non potrei fare a meno di scrivere. Agli esordi descrivevo soprattutto stati d’animo personali, poi mi sono rivolta più a un sentire collettivo, il mio stile è mutato, talvolta si è adattato al contenuto. Le mie poesie sono state definite “fotogrammi”, “pennellate di colore”, proprio perché dipingono atmosfere, pensieri, sensazioni. Credo che il motivo risieda nel fatto che nasco prima di tutto come pittrice autodidatta, ecco perché trasferisco le immagini nella parola scritta come fosse una tela.

Cosa o chi ti ispira maggiormente, quando scrivi?

Prima di tutto devo essere ispirata. Per me l’ispirazione è prima di tutto uno stato della mente e dell’anima. Ci sono poi degli elementi particolari da cui traggo ispirazione, come un’immagine, una musica, una sensazione, la vita stessa. 

Vuoi raccontarci un po’ di te, nel privato, quando non sei impegnata a scrivere?

Sono una bibliotecaria che ama molto il proprio lavoro, amo leggere, oltre che scrivere. Mi piacciono i romanzi con uno stile narrativo particolare, e prediligo i saggi spirituali e psicologici. Sono affascinata dall’arte e dalla natura, adoro i gatti e la cucina. Sono una persona complessa, ricca di sfaccettature ma senza grandi pretese e di poche parole. Posso detestare la solitudine così come amarla e cerco di dare il meglio di me in ogni cosa che faccio.

Quanto pensi, se lo ritieni, che sia difficile pubblicare nell’ambito della poesia? Voglio dire, c’è ancora spazio nell’editoria odierna, per qualcosa di tanto importante e delicato?

Ci sono molti poeti oggi ma pochissimi editori a scommettere sulla poesia. Si dice spesso che la poesia non vende, ma rientra tutto in una politica di mercato che punta sul best seller, si investe nella pubblicità e non nel libro. I lettori vogliono “evadere”, solo pochi hanno la pazienza e la forza di immergersi in una buona pagina scritta in versi. Lo spazio per la poesia c’è ma bisogna che tutti noi ci crediamo.

Tra le vertigini dei miei sogni
Nel 2011, hai pubblicato il libro “Tra le vertigini dei miei sogni” (Youcanprint Edizioni), ben 70 poesie suddivise in 7 sezioni: Sensualità, Emozioni, I volti dell’amore, Il tempo, La natura, Nel mondo, Dedicate ai sognatori. A chi suggeriresti di acquistarlo?

Possibilmente a tutti! Ma soprattutto a chi ha smesso di sognare o a chi, viceversa, non s’arrenderà mai ai sogni. E’ una poesia al femminile che scandaglia la propria interiorità tra immagini, colori, sonorità, lasciando tracce indelebili nella mente e nel cuore.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Scrivere, scrivere, scrivere! E pubblicare ancora. Tra poco dovrebbe uscire in e-book un romanzo di genere psicologico… sarò felice di avervi tra i miei lettori!

Grazie infinite per essere stata parte del mondo del mio blog e appuntamento al tuo prossimo libro, che ti auguriamo possa essere pubblicato presto!
Roxie

(Ricordo a chiunque volesse avere il suo spazio/intervista su questa stessa pagina che mi può scrivere a: info@roxieplace.com)

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